Prescrizione crediti commerciali: quando si perde il diritto di recupero
I termini di prescrizione delle fatture commerciali e le azioni utili al Creditore per non perdere i propri crediti.
Per inquadrare il tema della prescrizione a livello generale la prima fonte normativa è sicuramente il Codice civile all’articolo 2934 che specifica come un diritto si estingua quando il titolare non lo esercita per un determinato periodo di tempo. Solo alcuni diritti non cadono in prescrizione, come i diritti indisponibili (es. diritti della personalità) e altri diritti espressamente definiti dal legislatore, come il diritto alla proprietà, se non connesso all’usucapione, o il diritto famigliare all’eredità.
LE DIFFERENZE DEI TERMINI DI PRESCRIZIONE
Tornando nel mondo commerciale e dei crediti di fornitura esistono diverse categorie di credito con altrettante fasce temporali di prescrizione. La durata ordinaria della prescrizione è definita in 10 anni e vale per tutte le tipologie di credito non espressamente indicate come eccezioni. Entrando nello specifico i tempi di prescrizione si accorciano a 5 anni per diverse tipologie di contratti tra cui: canoni di locazione, rate di mutui, assicurazioni o risarcimenti danni derivanti da fatti illeciti. Diminuisce a 3 anni la prescrizione per la categoria dei crediti professionali (notai, commercialisti, avvocati) o del bollo auto per esempio. Altro scaglione è quello dei 2 anni, valido per il mondo delle Utilities e delle bollette di luce, gas e acqua. Esistono infine crediti che si prescrivono in un solo anno come le rette scolastiche, gli atti giudiziari o le spese in strutture ricettive. Stesso termine di un anno per i crediti commerciali relativi a spese di trasporto (art. 2951 c.c.) con una proroga a 18 mesi per spedizioni che iniziano o terminano fuori dall’Europa.
COME BLOCCARE LA PRESCRIZIONE DI CREDITI COMMERCIALI
Una volta definite le casistiche particolari e inquadrato il proprio termine di prescrizione, è fondamentale per le aziende modulare la propria credit policy in funzione di queste tempistiche. Far entrare in prescrizione una fattura non pagata è infatti un rischio importante in termini di liquidità e redditività. Gli strumenti per evitare che il termine di prescrizione scada sono in realtà semplici ma, in una gestione massiva di forniture e crediti, possono essere utilizzati in ritardo. Per far ripartire il termine di prescrizione il Creditore deve infatti effettuare una comunicazione che solleciti il pagamento, per lo più attraverso una raccomandata A/R o una PEC. All’interno di questa comunicazione di sollecito devono inoltre essere evidenziati in modo chiaro i dettagli del credito in termini di importi da saldare.
IL RICONOSCIMENTO DI DEBITO COME STRUMENTO DI TUTELA
Altro strumento importante per le imprese che concedono crediti di fornitura, per fermare la prescrizione, è il riconoscimento di debito. Questo documento, detto anche ricognizione di debito, è una dichiarazione unilaterale da parte del debitore che attesta l’esistenza del debito e del diritto per il creditore. Questa dichiarazione ha poi dei risvolti ancora più importanti per il Creditore in quanto inverte l’onere della prova in un eventuale fase giudiziale. Inoltre, nel momento in cui si decida di procedere con il recupero crediti giudiziale, il riconoscimento di debito permette di richiedere la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo.
MANCATO RECUPERO E MESSA A PERDITA DEI CREDITI PRESCRITTI
Nel caso in cui il credito, per diversi motivi, sia entrato in prescrizione le aziende possono procedere alla messa a perdita del credito inesigibile con l’obiettivo di ripulire i propri bilanci. Questo passaggio non è però sempre valido in quanto, secondo l’Agenzia delle Entrate, deve comunque esistere un documento che attesti l’avvenuta fase di sollecito sul debitore, a prescindere dai tempi trascorsi. In questo senso un documento funzionale e insindacabile è sicuramente la relazione di mancato recupero redatta da società specializzate nel recupero crediti stragiudiziale.
I VANTAGGI DELLE PARTNERSHIP PER LA GESTIONE DEI CREDITI B2B
La gestione dei crediti commerciali è infatti un aspetto fondamentale per un’azienda e la creazione di partnership con società di gestione e recupero crediti permette l’ottenimento di diversi vantaggi. Grazie al lavoro congiunto di aziende e società di recupero è possibile ottimizzare le risorse interne ed esternalizzare dei processi di sollecito esosi da un punto di vista operativo, avere un monitoraggio costante della situazione insoluti e definire le strategie di recupero migliori a seconda della tipologia di crediti. Infine, grazie al lavoro svolto in maniera continuativa durante l’anno, anche i crediti inesigibili diventano una risorsa grazie alla cessione pro soluto.
Contattaci per ricevere una consulenza gratuita in ambito di crediti B2B. Definiamo insieme una strategia vincente di gestione del credito.
Post Recenti
-
Recupero crediti aziende: le differenze tra B2B e B2C
26/07/2023 -
Mandato stragiudiziale nel recupero crediti commerciali
10/07/2023 -
Agenzie di recupero crediti: trend e performance del settore
21/06/2023 -
Giudiziale e stragiudiziale: il recupero crediti integrato
08/06/2023 -
Nuova legge recupero crediti: novità della riforma Cartabia
25/05/2023