Decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo e recupero crediti legale
Quando e come utilizzare lo strumento del decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo all'interno del processo di recupero crediti per le imprese.
Il recupero crediti si divide in diverse fasi che possono essere a loro volta suddivise in due macrocategorie: recupero crediti stragiudiziale e recupero crediti legale. Molto spesso queste due modalità di approccio a un credito insoluto vengono utilizzate in maniera disgiunta senza un processo specifico. In alcuni casi, infatti, dopo alcuni solleciti interni il credito insoluto viene lasciato decantare all’interno dei cassetti dell’amministrazione per poi prendere la decisione, con tempistiche lunghe, di affidare la pratica al proprio legale.
LE TEMPISTICHE DI RECUPERO DEL CREDITO
Nel mondo del recupero crediti le tempistiche sono però fondamentali e un’impresa che si approccia al recupero dei propri crediti commerciali deve tenere in considerazione alcuni aspetti importanti sul proprio Debitore. In primo luogo, le aziende che diventano insolventi lo saranno probabilmente verso diversi creditori, senza nessuna particolare priorità, a parte alcune tipologie di crediti. I creditori possono essere poi altre imprese del proprio settore ma anche Istituti bancari, Utilities e società di Telecomunicazioni. Se si tiene in considerazione che queste tre tipologie di imprese citate attivano delle fasi di recupero crediti mediamente dopo 30 giorni dalla scadenza della fattura capiamo come le imprese commerciali non si possano permettere delle tempistiche, come quelle attuali, vicine ai 12 mesi.
QUANDO UTILIZZARE IL DECRETO INGIUNTIVO PROVVISORIAMENTE ESECUTIVO
Tralasciando tutta la fase stragiudiziale, che puoi approfondire qui, uno strumento utile per passare alla fase legale accelerando i tempi di azione è sicuramente il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo. Questo strumento è normato dall'art. 642 del codice di procedura civile e permette al Creditore di richiederlo quando il credito si fonda su: cambiali, assegni, certificati di credito con cui si liquidano le differenze di valore dei contratti di borsa e atti di un pubblico ufficiale che attestino la nascita dell’obbligazione. Altri casi sono il recupero delle spese condominiali, dei canoni di affitto o il pericolo di grave pregiudizio nel caso in cui, per esempio, si attesti la difficoltà economica del debitore ed il rischio che questo venda tutti i suoi beni.
LA PROVVISORIETÀ ESECUTIVA E IL RICONOSCIMENTO DI DEBITO
Un’altra possibilità per il creditore di adoperare questa procedura è il possesso di un documento firmato dal debitore che attesti l’esistenza del credito: il riconoscimento di debito. Questo particolare documento (anche detto ricognizione di debito ex art. 1988 c.c.) è appunto la dichiarazione unilaterale da parte di un soggetto che ammette di essere debitore nei confronti di un altro soggetto; la dichiarazione può inoltre includere una promessa di pagamento con una data certa per il saldo o delle modalità di pagamento (es. con piano di rientro o a rate). Grazie al riconoscimento di debito è quindi possibile ottenere un decreto provvisoriamente esecutivo oltre che passare l’onere della prova al debitore in caso di opposizione.
LE CARATTERISTICHE DEL DECRETO INGIUNTIVO PROVVISORIAMENTE ESECUTIVO
Con l’accesso alla provvisoria esecutività il creditore potrà quindi notificare il precetto parallelamente al decreto ingiuntivo e, dopo trascorsi i dieci giorni successivi alla notifica degli atti, procedere al pignoramento dei beni del debitore. A differenza del decreto ingiuntivo standard viene meno il termine di 40 giorni entro il quale il debitore può provvedere a saldare il proprio insoluto. Il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo può essere inoltre concesso anche in sede di opposizione, quando questa non sia basata su una prova scritta o quando il conseguente giudizio non risulti essere di facile soluzione.
LA GESTIONE DEL CREDITO COME CIRCOLO VIRTUOSO
Nell’accesso a questa tipologia di strumento abbiamo visto come diventino fondamentali diversi aspetti, dalle tempistiche alla documentazione in possesso del Creditore. Per questo motivo la gestione dei crediti insoluti non può prescindere da una visione globale del credito aziendale che parta dalla prevenzione contrattuale (es. inserimento di particolari clausole tutelanti più che sottoscrizione del riconoscimento di debito) ad una fase repentina di recupero stragiudiziale per anticipare altri creditori, fino alla conoscenza di tutti gli strumenti del recupero legale che permettano di arrivare all’obiettivo. Per questo motivo One si pone come un partner su tutta la filiera del credito per offrire una consulenza trasversale e completa.
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