Ritardi pagamenti: il fattore tempo nel recupero crediti
Ritardi pagamenti e probabilità di recupero del credito insoluto. La correlazione con il tempo di affido nel credit management definisce le performance.
Quando si parla di crediti commerciali i ritardi pagamenti sono fisiologici nel nostro sistema economico. La leva del credito commerciale e della gestione delle scadenze e del DSO è infatti uno degli strumenti principali utilizzati dalle imprese per gestire al meglio la liquidità. Secondo le statistiche, nel quarto trimestre 2021 sono il 38,1% le imprese che pagano le proprie fatture entro la scadenza; un dato in crescita del +7,9% rispetto al 2020. D’altra parte, sono ben l’11% quelle che superano i 30 giorni di ritardo dalla scadenza della fattura, se pur in netto miglioramento rispetto al 2020 (-11%) (Fonte Crif).
Performance e tempi di affido al recupero
Se buona parte di questi ritardi ha delle motivazioni che esulano dalla volontà o meno di saldare il proprio debito, è chiaro che una percentuale dei ritardi si trasformi in insoluto. In questo senso la relazione tra tempo di gestione dei ritardi pagamenti e scadenza della fattura determina fortemente la probabilità di recupero del credito. Un esempio pratico è fornito dai dati Unirec che, in questo caso per il comparto finanziario, fornisce delle statistiche incontrovertibili: la percentuale di recupero per i crediti affidati e scaduti da meno di 1 anno è del 53% in termini di pratiche, mentre passa al 23% per quelli tra 1 e 3 anni e arriva a 13% per quelli oltre i 3 anni di anzianità.
Le differenze nel mondo dei crediti commerciali
Nell’ambito dei crediti commerciali la gestione del credito è differente dal mondo finanziario, come da quello bancario e delle Utilities. In questi settori, ad alta concentrazione di crediti sia per tipologia di servizio che per numero di clienti, il tempo di affido a società specializzate va dai 15 ai 60 giorni. Nel mondo delle imprese si può arrivare facilmente ai 3 anni di anzianità e i 180 giorni sono una normalità. Nonostante queste tempistiche, i crediti commerciali registrano una recuperabilità media del 62% in termini di pratiche e del 48% in termini di importi (Unirec). Questi due dati correlati ci spiegano come un lavoro di anticipo del recupero stragiudiziale in questo mondo porterebbe a dei vantaggi enormi.
Valutazione dell’aging crediti e anticipo della fase stragiudiziale
Nel credit management uno dei KPI (Key Performance Indicator) da monitorare per ottenere questi vantaggi è sicuramente l’Account Receivable Aging. Classificare i crediti commerciali per classi di aging e definire una percentuale target di liquidità dei crediti è un esercizio che permette di avere costantemente in mano la situazione del credito e definire strategie personalizzate. Il dato è semplice ed è composto dalla somma dei crediti in scadenza e di quelli delle diverse fasce di scaduto (1-30, 31-60, 61-90, 91-120, 121-150, 151+), divisa per il totale dei crediti. Una volta compresa l’incidenza di ogni fascia di scaduto si può iniziare il processo di anticipo della fase stragiudiziale. Questa pratica è stata confermata anche dall’Osservatorio Credit Manager 2021, realizzato da Abbrevia e ACMI, che vede l’anticipo della fase stragiudiziale come l’arma principale per il miglioramento della liquidità aziendale.
Classificazione degli scaduti e strategie condivise con i Servicer del credito
Uno dei fattori che sta facendo la differenza in questi ultimi anni è proprio la sinergia tra imprese creditrici e aziende specializzate nella gestione del credito in tutte le fasi. Una volta classificati internamente i crediti per anzianità, è possibile creare dei processi che permettano di condividere gli obiettivi e ottimizzare i costi a seconda di ogni singola classe. Le società di gestione del credito strutturate non possono più essere viste come semplici fornitori di servizi in quanto rappresentano, entrando in contatto con i clienti del creditore, una continuazione dell’azienda stessa. Definire obiettivi e costi differenziati per classi di anzianità, gestendo tutto il portafoglio crediti già nelle prime settimane dalla scadenza, permette di raggiungere vantaggi economici e fiscali importanti, liberando liquidità fondamentale per le imprese.
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