Accordo stragiudiziale: le soluzioni in mano al creditore
Quando si parla di recupero crediti, l’accordo stragiudiziale è il primo obiettivo da raggiungere per creditore e debitore per diversi motivi.
Perché cercare un accordo stragiudiziale? La prima risposta ce la danno i tempi dei tribunali italiani nelle chiusure dei fallimenti. Nel 2021 i tempi di chiusura di una procedura fallimentare di un’azienda erano dai 5 anni e 7 mesi del Nord-Ovest ai quasi 10 anni del Sud (Fonte: Cerved). Anche nel caso di aziende non in fallimento, si stima che i tempi di recupero giudiziale possano variare dai 180 giorni fino a oltre i 650 giorni (Fonte: PwC). Questi poche informazioni ci fanno comprendere come arrivare a un accordo stragiudiziale sia la soluzione più rapida, se raggiungibile, oltre che meno costosa.
Accordo stragiudiziale e differenze tra aziende e privati
Se a livello pratico l’accordo stragiudiziale può avere le medesime forme, sia che il debitore sia un’azienda o un privato, ciò che spesso fa la differenza è la tipologia di rapporto tra cliente e fornitore. I crediti su privati, tipici principalmente del mondo finanziario e di quello di Utilities e Assicurazioni, sono caratterizzati da importi ridotti (al netto del comparto mutui) e da un rapporto tra cliente e fornitore spesso labile. Al contrario, nei crediti commerciali tra aziende, la gestione del rapporto tra cliente e fornitore svolge spesso un ruolo strategico e l’obiettivo di mantenimento del cliente può essere fondamentale per l’impresa creditrice.
Le tipologie di accordo stragiudiziale
Quali sono i principali accordi stragiudiziali? Esistono due macrocategorie di accordo stragiudiziale percorribili in fase di mediazione: saldo e stralcio e piani di rientro. Nel primo caso il creditore concede al debitore il pagamento di una somma inferiore rispetto a quella complessiva, purché questa sia corrisposta in un’unica soluzione. L’accordo può essere inoltre transattivo, con nuove condizioni ma con riferimento al rapporto commerciale originale, o novativo e che quindi va ad annullare il primo contratto e a crearne uno nuovo a cui fare riferimento. Lo strumento dei piani di rientro è invece un modo per il creditore di recuperare l’intera somma, definendo una dilazione a rate con il debitore.
I costi di un accordo stragiudiziale
Quando costa un accordo stragiudiziale? Definire il costo di un accordo implica una serie di ragionamenti per comprendere quali costi imputare alla mediazione. Nel caso di un saldo e stralcio, per esempio, il mancato incasso è un costo per il creditore. Nei piani di rientro può essere considerato un costo la variabile tempo in termini di flussi di cassa rimandati. Il principale costo da tenere in considerazione è però quello relativo al costo di mediazione che, se gestito internamente, deve considerare i costi del personale che gestisce la fase di sollecito e trattativa. Nel caso di esternalizzazione a società di recupero crediti stragiudiziale specializzate, i costi relativi alla singola pratica possono variare, a seconda di diversi fattori, dai 100-120 euro a pratica, fino all’azzeramento dei costi fissi e la definizione di una % sul recuperato.
Prevenzione contrattuale per migliorare gli accordi stragiudiziali
Quando si arriva a un accordo stragiudiziale, si è di fronte a una situazione in cui il cliente/debitore non è in grado o non vuole pagare il proprio debito con le attuali condizioni. L’azienda creditrice può arrivare a questa situazione con diversi livelli di tutela che dipendono dalla prevenzione fatta prima di siglare un accordo commerciale. Sono diversi gli accorgimenti, in fase contrattuale, che si possono mettere in atto per prepararsi all’eventualità di un insoluto: dal patto di riservato dominio alla clausola solve et repete, dalle penali alla specifica dell’applicazione degli interessi di mora. Una serie di accorgimenti che possono cambiare le sorti e le condizioni di un accordo stragiudiziale.
In One ti affianchiamo in tutte le fasi, dalla prevenzione contrattuale al recupero stragiudiziale, condividendo obiettivi e risultati.
Post Recenti
-
Recupero crediti aziende: le differenze tra B2B e B2C
26/07/2023 -
Mandato stragiudiziale nel recupero crediti commerciali
10/07/2023 -
Agenzie di recupero crediti: trend e performance del settore
21/06/2023 -
Giudiziale e stragiudiziale: il recupero crediti integrato
08/06/2023 -
Nuova legge recupero crediti: novità della riforma Cartabia
25/05/2023