Solvibilità aziendale: analisi migliora il recupero crediti
Se la valutazione dell’affidabilità riduce gli insoluti, un’analisi della solvibilità aziendale dei debitori migliora il processo di recupero crediti
Il rischio di credito per le imprese nel 2022
Secondo le ultime stime, in Italia si prevede il deterioramento di circa 60 mld di euro di crediti tra il 2022 e il 2023, con un tasso di deterioramento del 2,4% nel 2022. Altro dato interessante è che, per la prima volta, lo stock di UTP (Unlikely to Pay o inadempienze probabili) ha superato quello dei crediti deteriorati. Per chiudere questa premessa sullo scenario italiano, presso le banche risultano finanziamenti ancora in moratoria per un totale di 44 mld, 36 dei quali relativi ad aziende (Fonte: MarketWatch Banca Ifis). Un mix di dati che mette in luce un aumento del rischio di solvibilità aziendale e un’attenzione sempre più necessaria sia dalle Banche che delle aziende stesse, operanti nel mondo B2B.
Valutare la solvibilità delle aziende prima e dopo la concessione del credito
Per tutelarsi dal rischio di credito e dall’incombere degli insoluti esistono diversi strumenti di analisi che permettono di fare una prima valutazione dell’affidabilità commerciale di un’impresa. Il livello di approfondimento dell’analisi dipenderà dal valore del credito, dal tempo a disposizione per l’analisi e dalle strategie commerciali in atto. A prescindere dalla larghezza delle maglie preventive esiste un tasso fisiologico di crediti che diventeranno insoluti. Per questo motivo è fondamentale, in una buona credit policy, lo strumento del monitoraggio del portafoglio clienti per poter individuare i primi segnali di rischio e agire di conseguenza. Queste due fasi sono decisive per una mitigazione del rischio.
Analisi solvibilità aziendale in fase di recupero crediti stragiudiziale
Nonostante le fasi preventive svolte, una percentuale fisiologica dei crediti di fornitura concessi risulterà non pagata e dovrà entrare nel ciclo di gestione crediti insoluti. Anche e soprattutto in questa fase conoscere la situazione dell’aziende permette di studiare strategie diversificate con differenti approcci di mediazione. Sapere che un’azienda inadempiente con noi ha, nel mentre, ricevuto un protesto o è in difficoltà su altri fronti, cambia in maniera sostanziale la modalità di contatto in fase bonaria. Conoscere l’attuale situazione economico-patrimoniale dell’impresa debitrice e dei suoi principali esponenti può inoltre permettere di creare un processo di recupero clusterizzato sull’intero portafoglio per priorità di azione, con benefici evidenti sulle performance di recupero globali.
Le analisi pre-legali per procedere al recupero giudiziale del credito
Ultimo step del processo di recupero crediti è la fase giudiziale con l’esecuzione e il pignoramento dei beni mobili e/o immobili del debitore a copertura dell’importo non pagato. Anche e soprattutto in questo frangente, l’analisi di solvibilità aziendale diventa un’arma importante per l’impresa creditrice. I costi di una procedura di recupero giudiziale sono sicuramente da tenere in considerazione e andare in tribunale per ogni credito non riscosso in fase stragiudiziale può diventare controproducente. Svolgere delle indagini patrimoniali in questa fase per individuare potenziali beni aggredibili e definire dove effettivamente vale la pena proseguire, permette di ottimizzare i costi e trasformarli in nuova liquidità.
Un processo di analisi integrato in tutto il ciclo di gestione del credito
Abbiamo visto come in ogni fase di gestione del credito l’analisi svolge un ruolo cruciale. Per poter mettere in atto un processo integrato di analisi e azione congiunta le imprese necessitano però di risorse interne ingenti che non sempre sono a disposizione. In questo senso le PMI possono sfruttare le sinergie con Società di gestione del credito strutturate che siano in grado di supportare l’azienda in ogni fase, fornendo il know-how tecnico e permettendo alle risorse interne di dedicarsi al core business aziendale. La gestione di tutte le fasi permette inoltre una conoscenza accurata di ogni debitore e una raccolta di informazioni durante tutto l’iter, che migliorano sensibilmente le performance di recupero.
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