Recupero crediti normativa: le regole per le aziende
Cosa sapere sul recupero crediti normativa per procedere su altre aziende e le azioni utili per le imprese creditrici in tutte le fasi di gestione.
L’attività di recupero crediti rientra tra le principali mansioni di chi si occupa di credit management e negli anni si è evoluta costantemente, diventando un momento cruciale per la sopravvivenza delle aziende che lavorano concedendo crediti di fornitura. Una parte di queste attività possono essere internalizzate mentre, quando si entra in processi più complessi, l’outsourcing è una scelta che permette spesso un’ottimizzazione delle risorse e dei risultati. Il recupero crediti può essere però esternalizzato solamente a società con regolare licenza, come normato dall’art. 115 del TULPS.
Recupero crediti normativa per agenzie specializzate Primo aspetto fondamentale nell’affidamento dei propri crediti commerciali a società terze è quindi il possedimento della licenza per poter svolgere l’attività di mediazione e recupero crediti. La licenza è nominale e viene rilasciata al titolare di Agenzia che può chiedere poi l’autorizzazione alla nomina di uno o più rappresentanti (art 115 co.4 TULPS). Parallelamente la società deve depositare l’elenco degli agenti che sono abilitati per suo conto a svolgere le attività operative di recupero del credito, dal contatto telefonico ed epistolare all’esazione domiciliare. Con la riforma del 2008 l’attività delle società di gestione crediti non hanno limiti territoriali per cui le aziende più strutturate sono in grado di gestire il recupero dei crediti su tutto il territorio nazionale. Un agente, d’altra parte, non può ricevere un mandato direttamente dal Creditore e deve collaborare sempre con una società dotata di regolare licenza ex art. 115 TULPS.
Normativa privacy sul recupero crediti In fase di affidamento a una società di gestione crediti, è ovvio che l’azienda committente dovrà fornire a questa tutte le informazioni sul debitore utili alla sua attività. Entra quindi in gioco il tema della privacy. Il Regolamento UE del 27 aprile 2016, n. 679 ha modificato in maniera importante le norme sulla privacy (GDPR), anche nel mondo del recupero crediti. Primo aspetto da tenere in considerazione è che la riforma non ha intaccato le persone giuridiche, per cui niente è cambiato niente l’affidamento di crediti commerciali in ambito B2B. Lato recupero crediti il Garante per la privacy ha comunque specificato, attraverso il Vademecum 2016, quali siano i dati ritenuti necessari per l’attività delle Società di gestione del credito: dati anagrafici del debitore, codice fiscale o partita IVA, ammontare del credito vantato, condizioni del pagamento, e recapiti, anche telefonici. Essendo poi il diritto alla riscossione del credito tutelato dalla legge, i dati del debitore possono essere trattati anche senza consenso, purché contestuali al far valere il proprio diritto. Per il trattamento dei dati e le informative si rimanda alla normativa completa.
Recupero crediti normativa e codice di condotta Unirec Unitamente agli aspetti normativi definiti dalla legge, le società di gestione crediti più strutturate e professionali seguono inoltre un codice di condotto redatto da Unirec (Unione delle imprese a tutela del credito) insieme a diverse entità che rappresentano creditori e consumatori (Adiconsum, ADOC, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, UNC, U.Di.Con.). Questo codice di condotta definisce delle buone prassi che tutelino il creditore nel rispetto della normativa e del debitore, sia esso persona fisica o giuridica. Unirec, inoltre, garantisce alle aziende committenti che le società di gestione del credito associate possiedano i requisiti di onorabilità, solidità, professionalità ed etica. Gli associati Unirec sono inoltre obbligati a una formazione continua sia in ambito normativo che di competenze nella mediazione e nella gestione delle controversie.
Affidare i propri crediti a un terzo è sempre una scelta importante per un’azienda che, insieme al credito, sta affidando i propri clienti. Conoscere gli aspetti normativi e gli enti che garantiscono la professionalità di un possibile partner è fondamentale nella scelta della società di gestione del credito.
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